D-Istruzione e Figli Spirituali

Sono in tante le persone che a diversi gradi hanno subito traumi a scuola.
Le interrogazioni, le votazioni, la possibilità di accedere a certi percorsi di studio solamente se hai ottenuto certi voti, sono modalità d'istruzione fortemente distruttive che minano l'autostima dei ragazzi, gli insegnano che la vita é un'esame continuo, e che ci sono persone migliori di altre.
Questo sistema é totalmente carente di amore e comprensione. Si pone al centro dell'attenzione solamente il fatto di dover trasmettere certe nozioni (ad ognuno le stesse), perdendo di vista la persona, con le sue tendenze e predisposizioni.
Il paradigma che deve cambiare é proprio questo: non dovrebbe essere più così importante la conoscenza che si impartisce, quanto più che altro la persona (l'alunno). La persona dovrebbe essere messa al primo posto. Il che significa che l'insegnante dovrebbe impegnarsi ad appassionarlo, a rendere accattivante la sua materia, indirizzarlo verso le sue predisposizioni naturali e, specialmente, stimolare la sua creatività.
L'insegnante dovrebbe essere un servitore dei ragazzi, non un giudice spesso incompetente e privo di cuore e comprensione. Saper insegnare é un talento ed una passione, non tutti sono adatti.
Questo sistema d'istruzione é attualmente un sistema di d-istruzione. La scuola é il primo contatto con la società dei ragazzi, appena usciti dalla famiglia. E cosa si insegna loro? In sostanza nulla. Li si giudica, li si fa sentire inadeguati, non si premia la loro creatività ma si premia solo la capacità di ripetere a memoria.
La creatività... invece di insegnare una poesia a memoria, perchè non si insegna ai ragazzi ad assaporare le parole, a chiedergli che stato d'animo provano quando leggono.. perché non gli si chiede di scrivere una poesia, qualcosa che a loro piaccia?
É possibile stimolare l'apprendimento con la creatività. È possibile affrontare ogni materia d'insegnamento stimolando la creatività.
Il mandato divino che é stato dato agli uomini é: "andate e moltiplicatevi". Significa forse solamente far figli fisici? I figli non sono solo fisici, sono anche spirituali. Si puó immortalare se stessi anche scrivendo un libro, o dipingendo un quadro, o fondando un'organizzazione. Non sono forse figli spirituali questi? Ció che proviene da noi é nostro figlio, il nostro frutto. Le nostre opere creative sono nostri figli spirituali. Se non si è creativi si muore.
E allora, se non si vuole traumatizzare completamente i ragazzi e distruggere la loro vita, distruggendo la loro creatività, sarebbe opportuno rivedere il paradigma su cui si basa il sistema di istruzione.
C'è chi si lamenta continuamente che la società "fa schifo". I bambini subiscono abusi di tutti i tipi.
Oltre ai problemi in famiglia (quasi tutti subiscono a vari livelli il trauma dell'abbandono, per cominciare), l'inserimento nella società é dettato dal sentirsi inadeguati e giudicati con freddezza. Che società puó mai venir fuori da tutto questo?