Maestri, Operatori e Malattia

05.10.2019

Potete rivolgervi a 100 astrologi, cartomanti, sensitivi per chiedere aiuto. Talvolta possono darvi consigli utili o azzeccare sul serio il problema che avete. La questione però è la seguente: che ve ne fate con quello che vi hanno detto? Siete per caso in grado di guarire con quella nuova conoscenza?
Se qualcuno vi dice ad esempio che odiate vostra madre perché in una vita precedente vi ha ucciso, per caso basta questo ad instaurare un buon rapporto con vostra madre e a perdonarla?
Se vi dicono che avete una certa malattia a causa di un certo episodio di vita traumatico, basta questo per guarirvi?
No, perché si tratta di sapere puramente intellettuale, voi non vivete la verità di quello che vi dicono.
Se volete veramente guarire dovete scoprire voi stessi quali sono i vostri blocchi o traumi, dovete osservarli, sentirli dentro di voi.
Con l'ipnosi Regressiva Spirituale siete voi a guarirvi rivivendo con consapevolezza i vostri drammi interiori e comprendendo la causa dei vostri limiti o comportamenti errati. Se la consapevolezza proviene da voi e non da qualcun altro, siete liberi.
Così come il maestro insegna facendo fare esperienza all'allievo e non comunicandogli semplicemente cosa deve fare, il guaritore risana facendo vivere con consapevolezza al cliente i propri traumi e blocchi.
Quando i clienti vengono da me e mi raccontano i loro problemi, spesso per esperienza o intuito spirituale ne individuo già la causa nella prima mezz'ora di colloquio, ma chiaramente mi astengo dal dirgliela, poiché questo potrebbe costituire solo un condizionamento, una deviazione da quello che devono comprendere da soli.
In definitiva, tutte le pratiche di guarigione veramente efficaci conducono a qualche forma di introspezione interiore. Che si chiamino Ipnosi Regressiva, meditazione introspettiva consapevole, raccoglimento interiore o catarsi, la sostanza non cambia.
Se non  vivete la causa del nostro male, il sapere intellettuale non può farvi nulla. Se si cercano di rimuovere esclusivamente le conseguenze ed i sintomi del male, cosa che avviene spesso nell'approccio medico convenzionale o con guaritori che escludono il paziente dal processo di guarigione, questo ritorna, magari sotto altra forma.
Lo scopo che la natura attribuisce alla malattia, in qualsiasi forma sia (psicologica, fisica, spirituale) è quella di illuminare l'oscurità che l'ha creata (schemi di pensiero o atteggiamenti errati), portandovi consapevolezza e donando esperienza all'anima di come dovrebbe comportarsi per emendarsi. Se non ne si comprende la causa interiore, il malessere torna ripetutamente, sempre più forte. Aggirare la malattia definitivamente è pressoché impossibile oltre che innaturale. La natura non può essere aggirata.