Quattro Forme di Ignoranza

Esistono varie forme di ignoranza da cui l'uomo deve sfuggire per trovare la libertà.
La prima è l'ignoranza della propria meccanicità.
Fin quando non ti accorgi di reagire meccanicamente rispetto all'esterno, di non essere altro che un robot in balia del tuo programma genetico e delle tue reazioni inconsapevoli non potrai mai aspirare all'evoluzione.
Un uomo che si rende conto di essere totalmente in balia di sé stesso, se ha un minimo di senno, generalmente inorridisce e si accorge di dover fare qualcosa per uscire dalla situazione.
La seconda forma di ignoranza riguarda se stessi. Dopo che ci si accorge della propria meccanicità ci si chiede cos'è veramente l'Io che è intrappolato nelle sue reazioni meccaniche.
Ci si accorge che l'uomo non conosce se stesso, e che indica con il termine Io un generico complesso corpo-mente.
Indagando meglio sul fenomeno dell'Io ci si rende conto tuttavia che esso è al di là del corpo e della mente, che è qualcosa di intoccabile da ogni forma di fisicità, che è l'osservatore silenzioso non intaccato da nessuna forma, nemmeno di natura sottile (come il pensiero).
A questo punto l'uomo si accorge che il suo Io dormiva sepolto nelle sue reazioni mentali-emotive inconsce e cerca di risvegliarlo.
Inizia il lavoro di costruzione dell'anima. A questo livello l'uomo in poche vite progredisce con estrema velocità, e raggiunge vari traguardi interiori, supera varie iniziazioni.
Oltre un certo livello la sua anima si libera completamente del gioco della materia e giunge all'ascensione completa, vibrando a livello della luce stessa.
La quarta forma di ignoranza riguarda i metodi per liberare l'Io dalla meccanicità e trasmutare le emozioni (il corpo emozionale) e la mente (il corpo mentale) in qualcosa di livello superiore, più raffinato e sotto controllo dell'Io spirituale (quello che prima dormiva). In questo è necessaria la presenza di un guru, qualcuno più avanti nel cammino che ti guidi e porti per mano.
ll guru non deve essere necessariamente incarnato, può anche comunicare telepaticamente o su ispirazione e il discepolo confondere i suoi pensieri con quelli del maestro (qualora il primo non abbia raggiunto la sensibilità necessaria per distinguere i suoi pensieri da quelli del maestro).
Progredendo l'Io spirituale individuale si fonde nel più grande Io universale, non perdendo comunque il suo senso di individualità.
L' essere asceso è colui che ha un Io individuale completamente "dissolto" in un Io universale, e ha trasformato completamente i suoi corpi interni (arrivando a tramutare infine anche il corpo fisico).
Dall'uomo comune al maestro esistono vari livelli di coscienza e iniziazione: uomo comune, aspirante spirituale, discepolo, iniziato di vario grado, maestro.