Reincarnazione e Vite Parallele

L' idea che l'anima individuale si reincarni di vita in vita é una visione non totalmente veritiera della realtà, anche se essa è diventata pensiero comune.
Se pensaste al contrario all'anima come ad un vasto serbatoio di coscienza che emana dei suoi "frammenti" nella materia fisica allo scopo di farne esperienza e poi li richiama a sé (dopo che essi si sono liberati sia del corpo fisico che di quelli emozionale e mentale) avreste un'idea più chiara di ció che succede.
Esistono altri noi sparsi sulla terra, esistono vite parallele. Me ne sono accorta inizialmente tramite l'ipnosi: molti clienti regredendo sostenevano di essere una certa persona, davano dettagli della loro attività, i traumi che avevano subito, le lezioni apprese, e poi capivamo, anche facendo domande mirate, che temporalmente queste vite non potevano essere passate, bensì erano parallele, anche se il cliente aveva la sensazione che fossero passate. All'inizio, abituata a ragionare al tempo come ad un' entità lineare, tutto questo mi sembrava impossibile e non comprendevo, tuttavia poi ho capito che solo il cervello umano, e non l'anima, ragiona in maniera lineare e che la realtà è ben diversa. Il subconscio non conosce tempo e tutte le vite sono sedimentate lí, in uno spazio atemporale. É la stessa sensazione di atemporalità che percepiamo durante i sogni. Nella coscienza causale (l'Atman degli Indù), quella da cui emanano i sogni ed il mondo fisico, non esiste nessuna percezione temporale. Nel sonno profondo privo di sogni la coscienza individuale, che prima era proiettata nel mondo fisico, si ritira in se stessa e non conosce più tempo ne spazio, anche se continua ad essere. Il semplice essere-esistere, infatti, è il suo attributo fondamentale. Sat-Chit-Ananda (sempre secondo la lingua sacra sanscrita) sono le sue caratteristiche: esistenza-intelligenza e beatitudine (intesa come pace incondizionata). I cercatori spirituali di grado avanzato che hanno investigato la reale natura dell'Ego percepiscono la dimensione dell' Atman (puro essere senza attributi) al proprio interno come nucleo fondamentale ed indistruttibile del proprio essere, anche durante lo stato di veglia. Per questo si sentono immortali e non soffrono delle stesse paure dell'uomo che ha perso il contatto con il suo vero nucleo spirituale.
Esistono pochi riferimenti letterari al discorso delle vite parallele, alcuni possono tuttavia essere trovati, per esempio, nei libri di Ramtha o di Daniel Meurois.
Quest'ultimo afferma che un'anima emana più frammenti sulla terra allo scopo di accellerare le esperienze, e che tuttavia questi frammenti non superano e non possono mai superare il numero di 9.
Non posso affermare con certezza dalla mia esperienza la sua affermazione, tuttavia il fatto che esistano vite parallele per me é un evidenza innegabile.