Vera Fede

07.02.2020

La fede dei credenti é una stampella immaginaria alla quale ci si appoggia per non cadere a terra rovinosamente e farsi male. 

Quando non si sa nulla e si ha bisogno di certezze e dell'affetto di qualcuno piú grande di noi, si tira in ballo la fede. Nei casi peggiori la fede è solamente una fuga dalla vita.

E allora cos'è la vera fede?
Essa nasce dall'esperienza, dalla sicurezza che c' è qualcosa di più grande di cui noi facciamo parte e che ci guida verso un proposito amorevole. La vera fede non è una supposizione, ma una certezza. 

Quando durante la meditazione o il samadhi (stato di assortimento col divino) si iniziano a comprendere le leggi di Dio (o della vita, ma tanto tra Dio e vita non c' è differenza), allora si fa esperienza di Lui, si conosce per intuito il suo funzionamento.
Quelli che anticamente erano chiamati "misteri" in realtà poco a poco vengono svelati da Dio stesso. Non è necessario essere iniziati da grandi ierofanti, é necessaria al contrario la disciplina iniziale per entrare in comunione con il tutto. 

A quel punto la fede non serve piú, perché quest'ultima si trasforma in conoscenza. La fiducia diventa un fatto spontaneo perché si fa esperienza diretta del fatto che la vita ci mette davanti sempre situazioni utili al nostro sviluppo, per quanto dolorose. 

L'illuminazione viene dall'alto e getta nuova luce su tutto quello che ci é accaduto. Quando la saggezza sostituisce il credere, la fede diventa perfetta.